
Parrocchia di San Pietro del Franco
E’ chiamata così perché Landolfo Franco, uno dei conti Longobardi, Governatore di Caiazzo, ne curò la fondazione prima del 1061.
Non si può dire con esattezza se la Chiesa sia stata edificata
dal fondamento, ovvero sia stata riparata un’antica cappella,
che ricordava la venuta di S. Pietro Ap., in Caiazzo, come
vuole un’antichissima tradizione. Nicola De Simone scrive che
il Tempio fu innalzato sulle rovine dell’antico. E’ certo
che la Chiesa fatta costruire da De Franco era sita al disotto
dell’attuale, di modo che il pavimento della Chiesa sarebbe la
volta dell’antica. Dietro l’altare maggiore si vede un nel
pavimento un angusto spiraglio, nel quale un bastoncello che
vi si introduca naviga nel vuoto. Ciò viene confermato anche
dal fatto che, in questa Chiesa non si vedono le solite fosse
mortuarie. Non vi sono precise notizie in merito alla
costruzione, se cioè sia stata edificata dalle fondamenta o
ampliando un'antica cappella edificata in ricordo della venuta del Santo.
Il De Simone, nel 1700, afferma che fu innalzata sulle rovine della precedente chiesa.
L'assenza di tracce di sepoltura sul pavimento e la sottostante presenza di ambienti vuoti, mai del tutto esplorati, farebbero pensare ad una costruzione dell'odierno edificio su una struttura preesistente. Inoltre un documento dell'Archivio Capitolare si legge che il canonico Luigi Foschi, fratello del Vescovo di Lucera Giovanni M., nel 1756 ricostruì, "sua cura e studio" la chiesa, a conferma che l'attuale edificio non sia quello originale.
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